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Otto febbraio
Ho licenziato i mie anta
al certo e deciso fra qualche
incespicare intoppando
Un tempo risoluto e deciso
nel cammino mio di vita
Se alla mente torno
al febbraio precedente
sento calore di tenerezza
Presumere che l'unica ambizione
che avevo enunciato si attenuasse
fra sale luccicante agli occhi
che lo solcano
contrariamente ciò non è accaduto
Il sogno ha preso il sopravento ha smaniato
oltre le correnti e s'è fatto ragione nel suo compiersi
Ripenso alle attese si sono interrotte
a non sminuirsi
Volti diversi, viali antichi, nuovi modi di porsi
Al cellulare che suona in una voce antica
che si ripropone in un calore astratto
distante irrecuperabile
Alla calma di una vacanza a Barcellona
che mai s'è fatta ma domani arriva
La mia piccola cittadina d'emilia che ha preamboli
e visi che sanno d'amore
Ripenso ai libri alle meditazioni che hanno fatto scia
ad un amica che se ne andata via
ed il figlio che pensa di essere libero con papa e morosa
che non sopporta nessuno
Alla brina del mattino ed all'aurora dei primi giorni di febbraio
Alle faccende che polverizzano la strada
alla convinzione d'aver qualcuno da chiamare
sempre ed ad ogni ora
Ai muti e lontani che ho tracciato
a persone che mi hanno fatto male
ed io il male nel silenzio gli ho ridato
ma la mia natura raminga che si cela nel buio
più di ciò che sembra al chiaro del sole
Rimedito sulla mia esigenza di scrivere
li sempre sull'attenti e viva
pure se non è capita oggi, meno di ieri
Alle sghignazzate molte. A pensieri cupi
che sono così pesanti a momenti
Ai fanciulli venuti al mondo tanti
Ad fondina di penne al dente
troppo piccanti
con una risata fragorosa e buona
Al nuovo tatuaggio di mia figlia, la seconda
con le iniziali del mio nome
e a quello della primogenita col nome dei suoi figli
all'orecchino al ciglio del mio terzogenito
ed ai pensieri che volano ad altri giorni
Alle parole cancellate, negli scritti di ieri
finanche a qualche segno di stanchezza agli occhi
anche questo accettato con dolcezza
Tanto i segni del tempo non li cancello
questa sono io veramente
Sotto ogni forma sentimento dolore imprevisto
si presenti mi ha condotto a toni alti
a versi bassi qui la vita
mi deve andare a misura
Buona festa di compleanno a me
a voi che mi leggete
un sorriso vi regalo
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l'autore Giulia Aurora ha riportato queste note sull'opera
così vedo che il mondo piano piano migliora
che il piacere non lascia in me le cicatrici
che il caso è il mio rifugio e che è arrivata l'ora
di essere / fra l'altro / nuovamente felice
Mario Benedett
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