Puzza di fritto
letto ancor sfatto
soqquadro dappertutto
innamorato cotto.
Whisky, soda
e ti compro una rosa,
attraverso la contrada
il corso che si snoda
folli gimcane
tra lampioni e pantegane.
La mia mano che bussa
alla porta malmessa
il metallo che cigola
non contengo la fregola
nel pantalone stretto
a pregustar un amore d'accatto.
Su per le scale con il fiato corto
il tappeto sporco e l'uscio aperto
tutto in un colpo
la risata tua grassa
scuote la stanza dimessa,
mi avvolge e mi penetra
dentro alle ossa.
Dietro la tenda rossa
ti assalto i tesori
come gitani e fieri predatori
pensiero morboso e idea fissa
a scatenare una voglia repressa.
Ti rubo il respiro e scappo
come vile bandito
che deturpa e violenta
armato di un fiore appassito
e di un pezzo da cinquanta.