Ascolto senza parlare, certi tuoi silenzi.
Attimi di sguardi, battiti e odori.
Ammiro i tuoi occhi, le loro oscure valli
con sentieri maestri.
Mi conduci alle profondità della tua anima.
Lì c'è musica e ruscelli limpidi,
verdi oasi ristoratrici, del mio lungo viaggiare.
Viaggiatore io sono, sui sentieri del tempo dello spazio.
Tante persone ho conosciuto. Ho visto carnevali, riso, lacrime e morte.
Ero però impreparato alla ricchezza del tuo essere,
all'insostenibile traboccare della vita che ti scorre dentro.
Se mi sento solo come la luna, non mi dolgo:
perché il pensiero di te mi rende roccia.