Io fui sola, fredda e sentimentale,
come d'abitudine, d'altronde,
tra noi abitanti di logore piazze,
organizzatrici di banchetti nuziali
con frutta candita e sedie merlettate.
Non lo credi, Adalgisa?
Mi guardi con torpore, quasi che la
voce mia, cullandosi in un eterno
cantabile, non raggiungesse mai
l'effetto sperato: di risvegliare il tuo
sonno stanco e opprimente, come si
conviene a una lettrice notturna.
T'ascolto, Adalgisa, cos'hai da dirmi?
Fosti anche tu sola, fredda e sentimentale,
come d'abitudine, forse, tra le scolarette
dei primi ginnasio, che seguono d'istinto
il profumo delle caldarroste autunnali,
oppure l'odore di un gattino a passeggio.