Le perle di questo tempo sordo
le snocciola il barbone seduto sul parapetto
e tanto le consuma che si sciolgono
in un mare di sbrecciati occhiolini
rivolti al cielo impietoso e sfacciato.
Le perle di questo tempo assurdo
sbriciolate, ghiacciate, abbandonate,
come le parole che cerco
affannata, spossata, arrabbiata
Non chiedeteci la parola -
diceva Eugenio,
inascoltato grido nel deserto di lettere
Ci fermiamo sulla soglia della nostra vanità
ad ascoltare il suono del vuoto