Una notte in ospedale
portò la novità.
Avevo paura
dei tuoi occhi gonfi
ma sorridevi
e allora
il coraggio lo trovai.
E vidi te
non sospettando
che la vita
sarebbe cambiata
che il me stesso
sarebbe diventato
insufficiente.
L'energia la trovai
da fonti insospettabili
che neanche sapevo
di avere.
Alimenti scelti
da cercare
e tutta la musica migliore
somigliava a te.
Accompagnandoti il sonno
e coprendo ogni tuo fastidio
sapevo di esistere
anche io in un sistema nuovo.
Ancora e sempre insieme
talvolta faccio il severo
ma quanto mi sei caro.
Non so come mai
quando ti insegno
sono io che imparo
mi rivedo nel tuo impegno.
Tutto vero
senza più dormire, sogno.
Solo una speranza
tra le pareti di questa mia stanza
la dedizione con la quale io vi curo
vi renda padroni di futuro.