Conclusione non c'è,
decidere non mi è stato concesso,
fermo immagino qual ero
nell'allentante sentenza.
Ne vidi il petalo,
Dall'essenza sua dipartiva,
confluendo a me.
Di parola non dipende,
dizione non ne presta.
La veduta ne è
prelibato visibilio.
S'affossa il materiale,
ne rimane il corporeo.
Il palmo ne è la prova,
il tocco amorevole incastro.
Il mio amare è non avere chance,
fruttare a lei ciò che vuole.
Lei desidera,
scorge, e trova.
Offriti a me pispiglia,
accalorati del mio
innegabile sapore,
sonante mutazione,
fatale addestramento,
mio amorevole incastro.