Raccontami dei baci della tua bocca
che ai tuoi sorrisi rubo.
Raccontami delle tue mani
che mi spogliano le paure,
dove un angelo fanciullo
rincorre nuvole di panna.
Sui declivi del cuore
mi scorri veloce come emozione
che brucia la voce e disseta l'estasi.
E mi sei profumo di zagara
nei giardini della mente
che scavalca i muri
d'un inarrestabile mio amarti.
Danzano le stelle,
e il mare richiama le perle
nelle proprie conchiglie.
S'inginocchiano gli astri
al cospetto di questo amore
che plagia gli dei,
e il vento impetuoso canta la sera
mentre schiude il fiore,
e nella fresca rugiada
il vivere mi disseti.