L'asse breve del tramonto ora
Si stende madida
Colpendo il gomito
Sulla parete di fianco
Che cinge e sa di terra dolce
Muti gli uccelli sul ramo
Così affido
Al mese prossimo
Frasi nuove a miscelarsi
Se fosse questo alito
Che segna i vetri
Di sfumature scure e nuove
Potrei narrarti d'adunanze serali
Sono ospizi certi balconi
Giacigli non sperati
Abbordati e ricuciti
Per ginocchia rosse e graffiate sempre
Ed ora è più caldo il vespertino
Ripenso ai grilli d'estate
M'appoggio all'attimo
Prossimo della notte
E liscio il viso alla meraviglia