Il calice dell'Amore un giorno traboccò
e rimase vuoto per sempre
Solo, un rimpianto si affacciò furtivo alla finestra del cuore
ma giunse tardi
Goccia a goccia
luna dopo luna
stillarono fugaci carezze
sordi richiami in sussurrati gesti,
ma l'anima spoglia non riconobbe il vago sentire
Poi il rimpianto si quietò
e giunse la nebbia
Una pesante coltre dissimulò i ricordi
e, non attesa, ospitò infine la nostalgia
Rifugiato, il cuore si diede tregua...
Il capo candido
memore di sospirati intenti