Non è vita prostituta
che del fiore ha chiaro il prezzo,
è bensì zitella ossuta
che si culla nel disprezzo.
Regna forse ove ti struggi
sul ciel vuoto un Sole nero,
triste amor che sempre fuggi?
Che mistero, che mistero!
Vita è scaltra: sempre mischia
fiabe e sogni nei veleni
sicché affanno non si rischia
vomitando arcobaleni.
Nella fretta avrai bevuto
dal boccale un sorso intero;
forse il vuoto hai già veduto.
Che mistero, che mistero!