Per tutto ciò che in qualche modo ho avuto
(o avuto e perso e non potrò riavere)
per tutto ciò che non ho mai avuto
e ormai già so che non potrò ottenere
per le giornate buone e quelle nere
per quando ho conquistato un cielo vuoto
dal quale non potevo che cadere
per tutto varrà l'essere vissuto
al meglio che sapevo e che ho potuto.
Né mi spaventa il non andare in cielo:
in cielo ci son stato per volare
e non ci ho visto niente d'assoluto.
Sul resto stenderei un pietoso velo:
se non ce n'è, non conta niente il fare.