Ed è così che in questa notte buia, io corro,
cercando riparo tra i tetti della mia città.
Il serpente dell'odio divora il mio corpo,
lasciando libera la mia anima...
Volava essa, ceca e senza una reale meta
incanalandosi tra tetti grezzi e infreddoliti.
Inzozzata dallo smog prodotto dalla bocca della gente
si spense...
e nel grido del mio dolore,
io me ne andai...
Nulla resta a questo mondo,
nulla resta nella mente dei miei cari..
E nessuno sente la mancanza di una stella,
che abbagliava con troppo ardore,
la vera faccia della realtà.