Seduto nel suo cappello
col bicchiere attaccato alla mano
la scatola di rame aperta
il mio padrone ed io
e gli altri compagni di cartapesta
allieteremo un passaggio quotidiano
I piccoli si accalcano davanti
con gli occhi accesi di stupore
tra gli adulti qualcuno sorride
altri vanno via
con gli occhi bassi e senza parole
I fili che tendono il mio corpo
sono il prolungamento di un sogno piccolo
uno di quelli che la pioggia può sciogliere
che il sole della speranza tiene in piedi
Ma ora che il preambolo e la storia
come favola che dura pochi istanti
hanno sortito in un epilogo gentile
attendo con la faccia sempre uguale
Un piccolo omaggio a questa arte
una riconoscenza di metallo
poche pretese
perché il mio padrone possa mangiare
o possa dormire al riparo dalle intemperie
Un pregiudizio a volte può uccidere
o negare la rarità di un dono speciale
il bimbo si avvicina ed io son vivo
nella mia scatola stanotte
saprò sognare...