A quel tempo avevo voglie schiave
e mi apparisti tu strappandomi il cuore,
eri tra la nota scordata
in'un suono poetico apparivi.
Leggero volavo con la musica
e tutto intorno languiva il sordo ego,
non mi aspettavo, non sapevo
che quella nota era la mia musa.
L'incontrai per caso
in quel novembre di foglie e melograni,
l'avevo accordata in una poesia
ove i versi cantavano l'amore.
Furono brividi di passioni!
Era la voce tenera ch'è in me s'apriva,
riecheggiava sul trionfante palcoscenico ;
tra lo stupore nasceva la mia romanza .
Finì presto l'idillio!
Nella mente un ritornello...
avevo vertigini di vento ;
avevo la percussione che dentro mi batteva.
E dall'alto, la luna mi guardava sconsolata
era dispiaciuta per la mia solitudine,
un vagare fantasma ch'è s'era eluso
non sentivo più la commossa sinfonia .
... ma lei, era la donna santa
aveva dato a me la musica d'un tempo,
rinnovava il mio sentimento ;
di scosse emozionali beava la mia vita...
Ad oggi odo un'eco
tra le rovine di una storia brama,
è la nota scordata ;
vuole accordare il patema di un amore .