Si accende la magia del teatro alla Nivina
si odono i passi, qualcuno s'avvicina
incredule le voci rimbombano
si mostrano orgogliose altre minacciano
un giuoco di voci maliziose e seducenti
tra queste la Primadonna le sovrasta in dolcezza
ruvida a volte richiama materna.
Su quelle pietre i Policandri calcano la scena
Recitano versi declamano ridono
A gesti, brevi e nervosi
Il Regista modula e corregge voci e gesti
Il pubblico seduto su scomode pietre
Beve del vino borbotta applaude
Si spella le mani alla scena finale
Poi corre abbandonando gli scomodi sedili
Li aspettano le amate chiacchiere, i dolci.
A nautri ci arresta lu piaciri
L'onuri di ringraziari L'Artisti.