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Osservo (Riflessioni di un adolescente)
Talvolta
mi fermo a guardare
i passeri sulla neve,
o il mistero dei fiocchi
che scendono dal cielo.
Talvolta
mi fermo
a giocare coi miei pensieri,
coi miei sogni,
coi miei ideali,
per scoprirmi sempre più solo,
più consapevole e
non, forse, più triste.
Gli alberi, ricordo,
erano belli,
frondosi,
orgogliosi delle proprie foglie
che pavoneggiavano
al vento!
Anch'io, ricordo, ero bambino,
poi adolescente,
e pavoneggiavo i miei entusiasmi
al mondo!
Ora, gli alberi
spogli, scheletrici,
non sussurrano più
le loro parole al vento,
e le foglie, ormai morte,
non si truccano più
coi riflessi del sole!
Essi, sono, in mistica attesa,
immobili,
tristi un poco, forse,
non insofferenti,
finché, un giorno,
la stagione della vita,
cospargerà i loro rami,
di mille gemme profumate!
Molti di essi,
tuttavia,
non godranno di questa gioia,
e saranno cenere,
dopo aver regalato al vento
tutte le loro lacrime!
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