poesie » Poesia amore eterno » Chiamale se vuoi allucinazioni
Chiamale se vuoi allucinazioni
Quando
voglio più intensamente vivermi
chiudo gli occhi
per riabbracciarmi
nel mare
di creativi silenzi
mi ritrovo
come nostalgica onda
imprigionata nell'anima di una bellissima donna
mentre guarda
nello specchio delle sue primavere
amori lontani
trasformarsi nel ciglio alato degli anni in una perla di luce
dai visi celesti
a volte
smarrito da tanto freddo
mi allontano
nel volo autunnale di un uccello migratore
disegnante una v distesa di vittoria
in un cielo di abissi
bramoso
di un caloroso litorale
sempre aperto
ad un estivo lido lontano
o
mi coloro
come una festiva nota
stivata
nella rossa cappella
di un fungo domenicale
macchiata di bianco dalla candeggina del giorno
antico ricordo di un velo nuziale ormai strappato
appoggiato in risalto
su un letto di giovane muschio
inverdito
dal giallo del sole e l'azzurro del cielo
accendendo un fuoco di allucinazioni visive
miriadi di lucciole spersonalizzanti
danzano nell'immobile sonnambulismo di un bosco sognante di essere a tratti un vero altisonante obiettivo gigante
a cui risponde mitigando il verseggio un mese di maggio mai morto all'autunno con un scampanellio di piccoli profumati
fortunati mughetti
una parola
risuonante
nell'omaggio
di un canto
senza più dimensioni
si alza
in una visione inverosimile
ma diligentemente mordace
portata
come un seme raro
nell'ora dell'incombente sera come una nuova riproduttiva spora
in scintilla di vento
da un raggio di sole
e
fedelmente riportata
da uno scroscio di pioggia
ad un ventre di terra
12
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
A mio avviso le droghe non producono paradisi artificiali ma violentano paradisi già esistenti nell'anima dell'essere umano a volte provocando mostruose infernali distorsioni di coscienza
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
4 recensioni:
- Riflessione interessante. Anche se penso che tutto possa diventare una droga.
Anonimo il 16/01/2014 17:55
... e chi meglio di te lo sa, Vincè! Tu con le tue poesie, ci porti in paradiso, ci fai fantasticare, non vi è bisogno di droghe!
A parte gli scherzi, ti sottolineo una frase che la sento molto mia:
Quando
voglio più intensamente vivermi
chiudo gli occhi
per riabbracciarmi
nel mare
di creativi silenzi...
Bellissima tutta la poesia!
- Bellissima. Non ho nulla da aggiungere.
- condivido la note, eccellente poesia cap
Anonimo il 16/01/2014 09:20
bellissima allucinazione... l'ho sentita mia... sono d'accordo anche sulle note dell'autore, anche se non sono un esperto del settore, anzi non ne so niente. ciaociao, gran bella poesia.
- La fantasia e l'immaginario coltivate nell'intimo della nostra anima sono le uniche droghe per noi sognatori... che ci portano lontano lontano e dentro fino al nocciolo del tutto nella celebrazione della natura. Splendida come sempre!!!
Anonimo il 16/01/2014 05:49
Rifugiarsi nella bellezza della natura per vivere più intensamente. Un bellissimo sogno narrato in una splendida lirica.
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0