Chiudo gli occhi per cercare il respiro della mente
Nel primo limbo semi scuro sento la fisicità del respiro
e il buio non è profondo
è macchiato di nuvole grige
pensato oculare
Piano mi abituo a questa oscurità macchiaiola
il pensiero s'arricciola come apice di radice
nel buio della terra
Cerca nuove espansioni nei succhi d'una chimica ancestrale
Un cerchio nero geometrizza
i pensieri s'irradiano tangenziali a se stessi
in perse convergenze
in incontri geometrici lontani
intersecalità di desideri
snodi vitali
Abituato al nero, in uno scarto d'ansia
raggiungo il sonno