Una bicicletta ferma stava per investirmi
un'opera d'arte stava per inghiottirmi
un ubriaco parlava di me alla sua bottiglia
le nuvole divennero batuffoli di cotone
la penombra piangeva sotto il mio portone
Una chiave servì ad accendere la stanza
una sedia si scaldò sotto al tavolo della speranza
la voce dei sensi esordì in un assolo
le ginocchia intatte piansero l'infanzia
Cercai di non pensare a niente
ma una banale idea mi passò da parte a parte
la fuga fu un lungo ritorno d'assenza
ordito bianco in trama nera l'indifferenza
Guardai fuori da una finestra spenta
un pettirosso fece la riverenza
schioccai le dita e le labbra di meraviglia
passai in un baleno
come un respiro
tra le ciglia.