Apri la gabbia,
ascolta.
Il silenzio ti parlerà.
Ti dirà di bianche carrette
da tempeste solcate
di fili sottili,
di bianche e furiose creste.
Ti dirà di bimbi
al seno attaccati,
viandanti prigionieri
orpelli del mondo
che il mare accoglie.
Apri la gabbia
ascolta parole
che il vento insabbia
dimenticando spoglie.
Ho parlato col vento,
mi ha detto speranze
nascoste dal mare,
silenzi di abissi
di querule voci,
bianche le spoglie
di morti precoci.
Apri la gabbia,
ho udito parole,
nel vento un lamento,
silenzio nel cuore
che muore
al dolore
di esule pace.
Oh, greve sgomento!|
Ho cercato parole
tra siepi e filari
tra lampioni e bistrot,
tra voci lontane
di viandanti frettolosi,
tra bus e metrò .
Ha più parole il mare.
Apri la gabbia
e ascolta il suo cuore,
ti parlerà d'amore.