eri
grappolo d'uva
serotino frutto
del mio settembre.
Spremitura
di dolci acini
le tue parole
le tue promesse
fecero di te
vino novello
ad inebriarmi
il cuore.
Nel lungo tempo
del nostro volerci bene
divenisti vino rosso
di corposa passione
ad alta gradazione
alcolica
tanto che
amandoti alla follia
ti bevvi fino
a divenire sbronza.
Nell'ebbrezza
di ubriachi sogni
offuscata la mente
persi il senso della realtà
fino al risveglio
in quel gelido mattino
quando
evaporati
gli alcolici fumi
il tuo addio parlò chiaro
e mi ritrovai zingara
a mendicare
sulla strada dell'amore perduto
sputando il tuo aceto.
E da allora
più non accosto
le labbra alla coppa dell'amore.
Ferita
preferisco per il momento
rimanere sobria
per non subire altro dolore...
membro onorario
dell'anonima alcolisti.