Strasci di luce oltre il cielo.
E tu che fai seduta tra le onde
in una spiaggia di sale?
Ti ho vista e non ti riconoscevo
all'istante quale rapido sospetto
preceduto dall'evento ormai obsoleto
fissato nel passato o in una foto sbiadita.
Sono in torto e in ragione quando
guardo storto il terrore
dell'inevitabile divenire delle cose
messe una su l'altra
in un domino incrociato di parole.
È un sussurro nel vento che sempre si muove
come le placide acque di un lago
morto nel vento del suo solo divenire
tra il grigiore in una giornata di settembre inoltrato
pesante come il fascino del mare
all'ultima boccata del tramonto.