Credevo che il buio non potesse diventare ancor più nero,
poi un giorno ho chiuso gli occhi
e ho scoperto che accender la luce non mi bastava più.
Credevo che il passato non potesse divenir futuro,
finché non me lo son trovata
d'un tratto davanti.
Credevo d'esser una guerriera invincibile,
finché l'armatura non s'è incrinata
e al suo interno c'ho trovato
una bambina che tremava.
Credevo d'esser in grado di dimenticare
ma la bambina cullava in mano un cuore corroso,
adagiata nel mar di ricordi che pensavo d'aver affogato.
Credevo che quella da temere fosse la morte
non la sua dolce metà.
Che una parola non potesse scalfir l'acciaio,
curar la paura
o toccare il cielo.
Credevo bastasse non pensarci,
chiuder tutte le porte
e prender una scorciatoia,
ma nel mentre mi son persa.
Credevo bastasse continuare a correre,
camminare
strisciare
per poi esser ricompensata con le risposte.
Credevo che bastasse vivere
invece
la vita
ci frega
tutti.