Dal prato che sbrina
un pallido sole di nebbia
ho levato lo sguardo
da formica abitandolo.
Intanto mi stiravo
sull'umido terriccio
che della notte sentiva
e della gelida luna.
Presto ero pronto ad uscire
rivestito del tiepido
impaziente di passeggiare.
Così giunsi pian piano al ciglio
con l'asfalto in vece di erbe
e m'investì il fumo del traffico.