Quelle lacrime sgrondavano dai tuoi occhi
abbandonandosi alla bianca carta,
come antichi fazzoletti sciocchi
ricamati da una vecchia matta.
Giravano le ricercate parole,
come vetuste trottole
dentro astruse sembianze,
peccato il banale sembiante
senza inchiostro vivente.
Sembrava facile asciugare un pianto
seguendo il banale istinto,
ma a fronte di magico costrutto
non ho saputo altro che un verso rotto