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Iloti

Questo mare di bocche non ha occhi
ma saccente entusiasmo e precarietà
per mani che si lavano a vicenda
nell'acqua torbida di una deferenza

La passeggiata sul Sinai vale una pena
al randagio col randagio appresso
emaciate solitudini controcorrente
portatori sani della parola Libertà

Chi offende
la buona novella del Pensiero
accovacciando l'idea al cospetto del simbolo
globalizza mungiture differenti
per un veleno in gocce di metallo

Impoverita e con le ossa rotte
le orbite vuote e senza lingua
l'Arte piange se stessa sul trono di plastica
ingioiellata come una puttana
la vuol mercificare chi
non sa crearla
né comprenderla

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Alessandro il 18/03/2014 14:34
    L'arte che piange su un trono di plastica, vestita di apparenze. Una bella metafora per la situazione creativa contemporanea. L'autenticità giace in un limbo. Apprezzati i toni crudi.
  • Anonimo il 16/03/2014 10:36
    Sì, quanta vita sciupiamo!... E non è nemmeno il caso di distinguere quella ordinaria da quella straordinaria perché la vita <vera> è <tutta straordinaria>.

3 commenti:

  • augusto villa il 28/03/2014 23:43
    Bene... bene... beneeee!!!...
    Meriti una strizzata particolareee!!!
    Mammamiaaa!!! Bella la mia fatina!... e brava.
  • loretta margherita citarei il 16/03/2014 11:47
    PROFONDA POESIA MOLTI DOVREBBERO LEGGERLA E RIFLETTE, BRAVA LAURA
  • Vincenzo Capitanucci il 16/03/2014 08:59
    molto bella... Laura.. l'Arte.. piange sé stessa... chi non sa crearla né comprenderla la mercifica... e viviamo in un mare di affamate bocche... senza occhi... dove la buona novella del Pensiero... ancora una volta è ... offesa...

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