Piccoli occhi
piccola bocca
così vicina e così lontana
quando i sassi del mio petto
mi raggiungono
ti voglio e non ti voglio
nel terriccio in cui affonda
le radici solitarie e oscure
la mia rapa.
E ti cerco, piccola luce,
luce di stelle
Respiro in questo fosso
il pulviscolo del mio sangue
il marmo incandescente
la pioggia e il muro
delle mie cellule dilatate
e non ti trovo
in questa vasta ragnatela.
Quando bevo questo carbone
m'incenerisco
divento uno stoppino
una candela affusolata
con briglie appiccicose e gravi
e non voglio
piccola acqua
non voglio
che tu brindi insieme a me.
Riscriverai il tuo nome
sul mio palato, sulla mia pelle.
Non adesso però, piccola vita,
fra un poco
quando avrò abbattuto nuovamente
lo steccato della mia assenza impalpabile
di tristezza.