Vivendo l'inferno
dei sepolti vivi
millenni
di minatori
nel disseppellire tesori
hanno lasciato nelle Tue buie gallerie
il loro cuor in oro
ora
che sei a cielo aperto
anima-miniera
e
nelle vene del Tuo corpo
scorre la luce del sole
non senti sul Tuo viso
scendere
la grazia di una mano femminile
ricami d'emozione
a ricucir ferite
e
salir il furor di un tuono maschile
a riaccendere le stelle del Tuo paradiso
fremito
di terra
ha
il loro pozzo profondo
vertiginoso
il canto
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
un saluto a cari Amici.. che per quieto vivere si sono re-legati per sfuggir a cretini e beccamorti... in galleria...