Non ti vedo
ma so che ci sei.
Sei seduta sull'ultimo raggio di luna
se il mattino è sereno prima che arrivi l'alba.
Sei rannicchiata nel mio sogno
in attesa che spiova se al mattino c'è temporale.
Ti insinui tra i granelli di sabbia del mare
per goderti la musica delle onde.
Ti piace il suono del vento quando rotola
tra i ginepri e gli olivastri alla periferia del mio animo cittadino.
Giochi nella giostra delle nuvole strapazzate dal maestrale,
non ti vedo ma intuisco
la felicità della bambina che scorrazza nel cielo col fiato in gola,
l'essenza infantile che è in te, che è in tutti,
quel nucleo incontaminato di cui di solito ci vergogniamo
perché non è serio per degli adulti, è sconveniente.
Sei accucciata in un angolo delle mie fantasie quando scrivo
e non vuoi disturbarmi, ma le parole che scelgo nell'aria
hanno traccia dei tuoi silenziosi respiri.
Al tramonto fai una corsa all'orizzonte dove il blu del mare
si fonde col blu del cielo, dai un abbraccio ai custodi del crepuscolo
per chiedere in un sussurro che vuoi una notte magica.
Fingi di non sapere che loro non possono accontentarti.
Sei tu che rendi magiche le strade del mio cuore,
provi a dipingere i miei sogni coi colori della leggerezza
e a insegnarmi a volare con la tua spensieratezza.
Io rimango incantato, mi adagio sul cuscino della tua sicurezza
e so che domani sarà un giorno bellissimo, un giorno meraviglioso.