Non più oggi nel giorno caro del mio caro Santo
come un tempo del mio tempo andato e antico
giorno grande di festa e di già annunciata primavera
ma in un sabato normale anonimo pure feriale
è sfrecciata ier l'altro da Binasco sotto i miei occhi
la Sanremo:cicli lucenti metalli speciali leghe
ultramoderne pochi chili rispetto ai grevi da spinger
fardelli del passato, maglie multicolori scritte tante
variopinti tessuti seta lucente aerodinamica pure
non più quelle scritte sole Bianchi Legnano
Bottecchia Willier Triestina Atala su di una lana
umile grezza tessuto vile impregnato di sudore.
Nel veloce avanzante gruppo nuovi giovani campioni
del pedale alcuni sconosciuti o quasi invano ho così
cercato lì come per magia Bartali Coppi Girardengo
Binda Merckx Van Looy Fignon Minardi con Petrucci
Kelly Bobet Privat Poblet e il vecchio Poulidor, invana
di questi antichi noti visi la ricerca che so sapevo
di tra lor molti come già in fuga solitaria partiti
un giorno in vol fuggiti da un Turchino immaginario
personale per raggiunger quel traguardo comune
luminoso il Cielo sì lontano nella corsa della vita
dal traguardo un tempo familiare di via Roma oggi
cambiato ch'al vincitor e al gruppo non più sorride
della Primavera la mormorea effige qual primavera
spenta degli anni miei così come con voi fuggita
nella corsa delle mie stagioni quella mia per sempre
imprendibile ratta e veloce cara perduta giovinezza.
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Binasco (MI) 19-03-2012