Se arrivo a destinazione e non ho più mete da raggiungere
se ottengo ciò che desidero e non ho più niente da desiderare
se sono soddisfatto di me stesso e il dolore è solo un ricordo
quanto insipida diventa la mia vita?
La soddisfazione è di breve durata,
la stessa felicità è effimera
e il cuore fa in fretta a rilassarsi
e a smettere di darci i brividi, di farci sentire vivi.
A quel punto che cosa scrivere, sognare, sperare?
L'insoddisfazione invece è di lunga durata.
È una sorgente ineguagliabile di stimoli, di emozioni.
Quello che ci manca è anche quello che ci rende più creativi.
Perché ciò che più importa è vivere
e quale maggiore vitalità di quella che ci anima
quando abbiamo
delle mete da raggiungere,
un amore da conquistare,
un dolore da superare,
un viaggio da iniziare?