Temo le luci serene e chiare
che celano non svelano
gli occulti pensieri
e odiano non amano
la grazia, l'ardente fuoco
di un amore lampo venuto
a prendersi gioco del superbo
orgoglio di un tempo già vissuto
e a dir che contano le ore sparse
al vento
le cose prese, non quelle apprese
Così un dolce lamento
è l'eco di nomi cari
nei giorni avari
della fine
ha la voce
di due sillabe
e poi di un bel Nulla
che i sogni ancor culla
dove il ghiaccio si scioglie
e la mente ha diverse spoglie