Amabili sospiri
artefatti e trasognati
frastornati da parole incomprensibili
trascinano i tuoi sogni disperati
sfracellano lembi della tua pelle
per gettarli al vento
ove i pianti delle sirene
risuonano trasportati dal lontano oriente.
La caligine
inghiottisce tutto lo splendore dei tuoi giorni
mentre tu resti lì,
fermo
e mi guardi interdetto.
Il pianto dei marinai
spegne le fiamme che ardono nei palmi delle tue mani
fino a consumarti
per poi lasciarti nel vuoto.
Riverberano gli echi delle tue grida soffocate
mentre osservo la tua lapide che mi canta delle storie;
provo ad ascoltare le melodie
che danzano tra i sospiri e i sussurri custoditi nelle nostre memorie
ma in cenere queste note si tramutano
in soffice e cerulea cenere
che sigilla per sempre le tue labbra.