Mani protese in un abbraccio,
il mio sorriso incontra il vostro,
stringo i pugni per afferrare
l'eterea, impalpabile aria,
preziosa come la presenza
di uomini e donne
lontani solo in apparenza.
Passano gli anni
ad uno ad uno
soverchiando di ricordi
la mia anima sempre più
carica d'amore e di colore.
Non abbiamo ancora capito
che non serve odiare,
non serve stringere i pugni
senza afferrare l'aria.
Dicono di voi che non ci siete,
dicono di voi che siete falsi,
che indossate maschere
di fango e di cartone,
ma io so solo che
voglio i vostri abbracci
e che siete per me
come tante luci nella notte
e come l'acqua pura che
disseta gli assetati.
l'autore VINCENZO ROCCIOLO ha riportato queste note sull'opera
Scritta nel giorno del mio compleanno, e dedicata alle mie amiche e ai miei amici di Facebook!