Il giorno del come non mai
nasce da un pizzico di follia
ha piedi da ballerina
e danza sulle note eterne del Tuo cuore
è
la perla di un rosario
che si è fatta rosa e rio nello scorrere arioso del tempo
Il giorno del come non mai
non ha niente da dire
né qualcosa da predicare
non cerca palcoscenici su cui esibirsi
ha
solo voglia di essere quello che
è
una finestra di cielo
apertasi su una festa di campanule viola e gialle ginestre in fiore
Il giorno del come non mai
non è un fortuito incontro fatto per strada
è da sempre lì con Te
una deità
ad incendiare con echi di montagna le colline dei Tuoi sorrisi con grappoli di spontaneità
è
la voce muta di un fiume che Ti parla e Ti inebria
sguinzagliando dalla sua corrente essere gioia e silenzio
Il giorno del come non mai
capita una sola volta nella vita
lo puoi rivivere soltanto
se hai dimenticato in coscienza di averlo già vissuto
è
il nuovo
attimo di vita
che stai vivendo adesso
e guarda
è
già passato
tra sole e pioggia tra risa dolori e scherzi
evolvendosi in un magico volo d'arcobaleni estratti dal regno del Tuo buio profondo