v'erano giorni
di luce dorata
e un rosso aquilone
si librava nel cielo
come un gabbiano sul mare
allargando gli anelli di carta
ai tiepidi refoli del vento.
E la mano
che il filo tratteneva
su terreni ubertosi
su prati di lavanda
a volte
fino alle porte del sole
lo guidava.
Era solo ieri...
e tu c'eri
a far brillare i miei occhi.
Oggi
stinto del rosso colore
grigio diventato
s'uniforma al plumbeo cielo
e stancamente lo trattengo.
Ondeggia malinconico
ai venti del tramonto
senza trovare direzione
nuvole di pietra
ne bloccano la scesa,
la libera oscillazione...
Il filo fra le mie dita
è un guinzaglio
che imprigiona
i miei sogni di luce.