Come è precaria questa estasi
primaverile
stordisce di profumati silenzi
la via appena trovata
in giardini difficili
da curare.
Fermo davanti alla fanghiglia
umida e preziosa mi sembra
di aver perso ogni contatto
e rimando
ma
l'insetto infaticabile
non si cura
del mio immobile stato
Per lui la primavera
è un tempo di nascite
da accudire
con incolmabile sollecitudine
E la sua fretta
mi ricorda il canto
che filtra gli opposti
trattiene i desideri
ed esplode infine nei pensieri
mistici di eroi invincibili
abituati ad un viaggio
che riporta amore
all'anima.