Non avvezzo al plauso,
coi tratti sereni della morte,
in silenzio scompare,
scompare il passato.
Il profumo d'antico,
quel necessario bene primario
urgente e dovuto, tanto apprezzato,
quel binario di vita, veliero sicuro
sparisce.
Finisce il gusto, la dote importante,
svanisce la forma,
ciò ch'era giusto, il sobrio, la norma,
anche il simile si seppellisce.
L'oggi oscura e trasfigura
l'ancella fedele ch'è la memoria.
Il nuovo sospende la storia.
elegge baldoria per legge.
Scompare il piacere d'immaginare,
l'assolo di sacra quiete non si ripete;
le serenate, le scampagnate
non si fan più.
lo strano modo di vagheggiare
che oggi si chiama sognare
scompare.
Primeggia l'indifferenza,
l'amicizia è solo apparenza,
fratellanza ha scarsa sostanza.
Chimera diventa il passato.
Laddove il lamento era canto,
garbato l'anonimato
e buono Il sapor della terra,
prevale intestina la guerra.
Vorrei restarvi perso, per nulla sprecato,
e anche se non c'è verso
ignoto privato, io vi ritorno nessuno,
deciso a fare digiuno.