tu dalla chioma lunga
e dall’occhio d’allodola,
ti conosco,
so di te per quell’arsura
che ti fa succhiare energia ai laghi,
per quelle grondaie musicanti
dove scintillano piogge d’autunno;
ti conosco
come se fossi stata
nel mio letto d’amore
a graffiarmi la schiena,
come se le banderuole di paese
accogliessero i miei versi buffi;
ti conosco, so che avresti pianto
davanti al mio cane morto
con la lingua penzoloni
come non l’avesse mai avuta,
so di te
per le tue risalite ai monti
in cerca di bandiere di luce,
per i colori a lame lampeggianti
che tinteggiano la tua anima,
ti conosco
anche se la mano è distante
e so essere calda come il pane buono….