Boccitto si chiamava
l'asinello di nonno.
Al vespro tornava
dalla campagna
e nel vicolo
l'attendevamo io
e la sua stalla.
Poche volte
sono stata sul suo basto:
non era per giocare
già tanto lavorava
che il nonno
sempre a piedi stava
accanto a lui
prezioso per
il suo lavoro
e in groppa poi
l'avrebbe trascinato
tanto era alto e
il compagno piccolino.
I miei occhi di bambina
percepivano quanto
fosse caro amico
per tutta la famiglia.
L'ultima cosa che
a fine giornata regalava
erano due barili
colmi d'acqua
dalla fontana grande.
Quell'acqua
pura e fresca
che non a tutti
in casa arrivava.
Poi un giorno
non lo vidi più
Boccitto...
Avrà messo le ali
e finalmente riposava.
l'autore Chira ha riportato queste note sull'opera
" Istigata " da Bruno Guidotti che ringrazio. Ma io non conosco metrica né musicalità del verso.