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Caos calmo
quanto rumore in un pensiero
quanta fame ingorda
non scappo più
ti aspetto
in questo caos calmo
apparente
ho corso e rincorso
a passo o di fretta
e ho consumato le scarpe
ho ascoltato il suono sordo dei passi
svanire mille volte
i miei scappavano dal nulla
i tuoi non li sentivo alle spalle
e aspetto
ti aspetto
faccio ordine
metto via le scarpe
e anche i vestiti
ricordi?
li ho usati per le favole
erano perfetti
ma ci hanno banchettato
all'altezza del cuore
un taglio circolare
a misura di mano
hanno mirato
e centrato
estirpandolo via
insieme alla stoffa
aspetto
ti aspetto
mi spiegherai, lo so
com'è successo
mi dirai
di quel tessuto leggero
fuori stagione
troppo logoro
di una taglia sbagliata
di un colore confuso
di un'aderenza di troppo
fatta di pelle
e mi dirai
che succede
quando si sbagliano i sogni
si mischia di tutto
di corsa
e il risultato è incerto
ti aspetto
nella terra di mezzo
del tutto già compiuto
del niente da immaginare
nel rumore sconveniente
della tua idea
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3 recensioni:
- bellissima! ci leggo tra le altre cose il riconoscimento dei propri errori e il perdono per quelli dell'altro!... e l'accontentarsi, la voglia finalmente di fermarsi...
- penso... che nella terra di mezzo... pensare sia sconveniente.. ed è facile sbagliare i sogni... nella terrs di mezzo... siamo pensati... siamo sognati.. ancora bisogna capire cosa si in intende per la terra di mezzo.. per me è la terra di nessuno.. un deserto... una terra-ponte tra due mondi...
...
molto bella Greca.. ci hanno banchettato all'altezza del cuore.. e rivestiti.. con un vestito sbagliato.. di fuori stagione.. troppo logoro... e soprattutto troppo logico...

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