Giunse la fine
il momento di salpare
dopo aver tanto atteso.
Vestita di ferite vecchie e nuove
sono la nave
il capitano
l'equipaggio
in mare aperto
onde terrificanti
travolgono
straziano
per ricondurmi all'amare.
Nell'abbraccio dell'oceano
furente fragore di solitudine
il faro del pensiero
traccia la rotta
non come avevano insegnato al porto
il viaggio è diverso
senza più porti e commerci
nella stiva solo zavorra
da sputare
la bussola senza orientamento
lascia la sua voce
studia la rotta all'orizzonte
aspettando parole.