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Per cambiare senza che nulla cambi

Nacque dalla miseria
la voglia di cambiare.
da una divisione giusta
di denaro e di potere
senza il diritto di chiedere
al cielo ed al Signore
una terra da far crescere
e frutti da mangiare.

Ci furono solo lotte
di predominio e di politica
che portarono alla morte
e si repressero nel sangue,

Morirono sia il re
che chi poi fu chiamato
per la sua sostituzione,

come pure chi cercava terra,
chi aveva fame
e chi non c'entrava nulla,
bambini che giocavano
e fanciulle che sognavano,

La Chiesa prendeva e assommava
esortando a pregare
per poi ritornare
ad un nuovo salvatore,

non più re,
ma imperatore.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • francesco contardi il 08/06/2014 19:42
    Interessante e apprezzata! Francesco

4 commenti:

  • Anonimo il 09/06/2014 15:45
    Come hai detto tu... in fondo, il mondo è sempre uguale...

    Molto interessante e apprezzata!
    Bravo Antò!
  • loretta margherita citarei il 08/06/2014 14:29
    nn solo x la rivoluzione francese, ma è stato sempre così nei secula seculorum, bravo poeta!
  • Ellebi il 08/06/2014 12:32
    In pochi versi il concentrato della rivoluzione francese. Alla tirannide, tirannide ancora più grande. Complimenti e saluti
  • Antonio Garganese il 08/06/2014 06:28
    Notazione storica in versi sulla rivoluzione francese ma, in fondo, il mondo è sempre uguale...

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