Cullo la vita
su un pendolo d'argento -
da un lato sale
dall'altro miele.
Miei gli errori
miei i guadagni -
costretta in solitudine
su una nave nel vento
oscillando tra 'l tempo
dei raccolti
e quello
della semina.
Sì un dì assaggio
la gentilezza del mio cuore
un altro l'assenza di perdono
d'un tradimento d'amore.
Sorridendo tra le lancette
son solo mia,
quando onoro
la mancanza di torpore -
quando lecco
le ferite nel tenore
di vita
baciato dal sole
e dalla luna
durante l'inverni
della mia fragile anima.