Altro non scorgo nella tua guerra
che navi armate, giunte, sin dal porto,
ond'io, ai tuoi fratelli caduti, porto
fiori, compagni di nostra Terra,
o Uomo! che combatti nella serra
che t'accudisce e ti cresce; nell'orto
che ti fa germogliar; e nel conforto
suo, fai scherno de la tua speme in terra.
Stare in mezzo a questa gente,
che patisce e subisce le lotte,
mi tocca nel profondo, e piango;
il sole e la pioggia battono sul fango
ove un fiore, solo, vive giorno e notte:
è il mio pensiero, inerme, umilmente.