che ne sara' di me
del mio nulla, dei miei sogni
e i miei ricordi?...
che ne sara di me
quando anche questi saranno svaniti?...
un ramo almeno
ha nuove foglie ad ogni primavera,
io solamente ad ogni inverno
un po' di vuoto in piu'.
Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato. Effettua il login o registrati
Anonimo il 10/08/2014 07:14
Già... domande senza risposta si accavallano nella mente dell'autore che non riesce a capacitarsi della nostra inevitabile sorte... Un componimento oserei dire leopardiano!
Ti consiglio la poesia TEMPO FERMO di Luigi Fallacara, sul tema potrebbe darti notevoli illuminazioni sai? È un poeta meno noto al grande pubblico ma molto eclettico.
Vedi quello su cui dovremmo lavorare per pulire la poesia è sulla concezione antropocentrica della poetica. Noi e i nostri dolori stiamo sempre al centro del quadro. I grandi ci aiutano a spogliarci del nostro Ego ma non è facile... ma arriveremo con studio e pazienza ad uscire da noi stessi... proviamoci ahahhah ciao amico
Ciao Federico, la primavera arriva per ognuno di noi, anche se con foglie e fiori differenti. Va' a vedere cosa dice la mia poesia che proprio alla primavera è dedicata...