Tu che di me fai preda
con i tuoi capelli
trappole dolcissime
per le mie dita.
Tu che mi rapisci
nel gorgo dei tuoi occhi
e mi fai cadere senza pace
nella tua anima bruciante.
Tu che mi accarezzi
con morbide labbra
e mi fai a pezzi
con il feroce morso.
Abbi pietà di questo
corpo inerme
e di quest'anima
che s'affanna
nella palude del desiderio.