Estatici
E lampadari
Che ciondolano
Ci sfiorano la testa
Cappotti
E reggicalze
Un calice di vino
Ed ero come quell'attore
Bravo a far lo scemo
Davanti a un abito
A macchia di leopardo
E ritrovarsi dopo un giorno
Già complici
Tra schiamazzi di giovani
Cravatte
E sortite spavalde
Sulla via Emilia
Fradicia di nebbia
Nel freddo
Di un azzurro soffuso
Poche maschere
Ed un viso
Intirizzito
A consumare bionde
In una corte
Di luci al neon
E di foglie morte
Danze del ventre
Ed un ritmo latino
E noi già stesi
Sul divano
Ad assaporare un incontro
Molecole spaiate
Mano nella mano
Ed attorno i fantasmi
Come quando d'autunno
Sali per i campi
E tra le zolle rivoltate
Si alzano fumi
E suggestioni
Di antichi soldati
Che tornano a casa
Come bambini
A scherzare col tempo
Cinque minuti ancora
Prima che il buio
Si prenda la strada
Felici
Dentro a una bolla insaponata
Sgranavamo gli occhi
Ci guardavamo increduli
E lasciavamo ad altri
I nostri gusci vacui:
Quella notte bruciavano
Due fuochi fatui.