Fermo ed immobile,
quasi zen.
Passa il tempo, cambiano le stagioni ed io,
dal mio dove,
osservo lo scorrere degli eventi,
le persone che mi circondano.
C'è chi mi evita
facendo finta io non esista.
Chi inciampa in me e borbotta stizzito.
Taluni hanno pensato di raccogliermi per
poi gettarmi via,
mentre altri mi hanno usato come complemento d'arredo.
Poi,
c'è chi ha pensato di potermi colpire
e chi, invece,
in me ha trovato ristoro.
Eppure io sono sempre qui e sono altrove,
mestamente vi osservo
anche se un po' più stanco.
Forte di me,
della mia posizione privilegiata,
ancorato con tutto il mio peso a questa terra
che mi ha dato la vita,
che duramente sferza la mia pietra, ma
dolcemente mi accoglie a se.
Sono solo un sasso,
ruvido, brutto, duro,
ma solo chi saprà guardare oltre la mia rude scorza
saprà stimare e desiderare
il mio essere più profondo.
Potete far finta io non esista,
non sia tra di voi,
ma ci sono e vi ricordo che
anche questo burbero sasso batte un cuore
meraviglioso.